Prime testimonianze dell'uso dell'aereo a scopo cartografico nelle colonie italiane in Africa (1)
La 1° Flottiglia Aeroplani di Tripoli giunse in Libia nell'ottobre del 1911, al comando del Cap. Carlo Maria Piazza. Ad essa furono assegnati 11 ufficiali piloti, 30 uomini di governo e 9 aeroplani: 2 Bleriot monoposto, 3 Nieuport, 2 Farman e 2 Etrich, tutti biposto. La grande stabilità di quest’ultimo velivolo ne faceva uno strumento ideale per la ricognizione in quanto permetteva al pilota di distogliere le mani dai comandi per usare il binocolo e tracciare schizzi.
Il compito dei piloti era di compiere ricognizioni in territorio nemico per scoprire entità e spostamenti delle forze nemiche. La prima missione venne compiuta dal comandante della spedizione, Capitano Carlo Maria Piazza, il 23 ottobre con un Blériot, la seconda dal capitano Riccardo Moizo, lo stesso giorno con un Nieuport.
Nel novembre 1911 per le esigenze operative del fronte, furono mobilitate tre squadriglie. La prima venne destinata a Bengasi,composta da 5 ufficiali piloti, 30 soldati e 3 velivoli (Bleriot, Fairman e Asteria) mentre le altre due erano composte da 8 aviatori civili volontari con 9 velivoli Bleriot e Fairman e vennero destinate l'una Derna e l'altra a Tobruk al comando dell'On. Montù.
Le prime ricognizioni aeree effettuate in Libia avevano messo in evidenza la mancanza di informazioni esatte sulla dislocazione del nemico ma soprattutto l'imprecisione delle carte topografiche a disposizione. Iniziò così una serie di osservazioni aeree che venivano svolte a vista dal pilota e da un ufficiale che saliva a bordo in funzioni di osservatore. Le notizie fornite dalle ricognizioni fecero si che nel gennaio 1912, prima di ristampare il foglio al 200.000 della zona di Tripoli, si decidesse una serie di missioni cartografiche regolari a sud del parallelo di Ain-Zara per correggere gli errori della carta topografica e arricchirla di particolari. Ostacolati spesso dal cattivo tempo i voli si svolgevano a bassa quota per determinare l'andamento altimetrico del terreno. Il lavoro dell'osservatore consisteva essenzialmente nel tracciare a mano libera su un foglio gli elementi topografici visibili dall'alto ed in particolare nel riconoscere le località note e riportarne la posizione dei punti sulla carta in base ai tempi di percorrenza dell'aereo. Ciò permetteva di ottenere un documento che poteva ritenersi discretamente attendibile, pur non costituendo in realtà una vera e propria carta rilevata.
Nell'Archivio storico dell'Istituto Geografico Militare di Firenze è presente uno schizzo disegnato a mano in due colori a tratteggio di cm 67X55,5, realizzato nell'aprile del 1912, ad opera del Capitano pilota Moizo. Le distanze segnate sulla carta, conservata presso l’Archivio Storico dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, sono calcolate approssimativamente tenendo conto dei tempi di volo dell'aeroplano.
Fu per documentare con maggiore precisione i risultati delle ricognizioni che il Capitano Piazza decise di sistemare nel suo aeroplano una macchina fotografica Bébé Zeiss del genio Aeronautico con l'obiettivo rivolto in basso, in modo da ottenere un'immagine in pianta. Poiché non era possibile effettuare in volo il cambio della lastra con una sola mano, per ogni missione si otteneva una sola fotografia. La prima missione aerofotografica fu effettuata il 24 gennaio 1912 dal Cap. Piazza che fotografò gli accampamenti nemici di Suani Beni Adem.In seguito a queste prime esperienze, nel 1918 fu allestito per il Governo della Tripolitania un foglio in nero di cm.54x54 alla scala di 1:50.000 della zona di Misurata, che riporta anche due cartine sussidiarie di Misurata e Misurata Marina, molto importanti perché rappresentano il primo tentativo di carte ricavate con l'ausilio di fotografie aeree realizzate dalla quota di 200 metri . Nello stesso anno fu realizzato, anche per la zona di Zliten, un foglio alla scala 1:50.000 di cm.54x54, contenente i rilievi di Zliten città e Zliten marina. Questi rilievi furono realizzati con foto aeree eseguite dalla quota di 1.450 e 1.800 metri .
Nel decennio successivo proseguirono le sperimentazioni sull'utilizzo della fotografia aerea per il rilievo cartografico delle colonie con la realizzazione, nel dicembre 1923 di un rilievo fotografico della zona di Marsa-El-Brega, ad opera del Ten. Achenza del comando dell'Aviazione in Cirenaica per ordine del Governo della Cirenaica e sotto il controllo dell'ufficio studi, il cui risultato fu un foglio in scala 1:10.000 a un colore in nero della dimensione di cm 33,5x29
Negli anni 1923-24-25-26 furono realizzati i rilievi per l'individuazione delle principali vie di comunicazione della Cirenaica sotto la supervisione del Colonnello De Agostini e fu compilata una carta alla scala 1:100.000 in un foglio di cm. 79x57. Tutti gli originali delle carte realizzate sono conservati nell'Archivio storico dell'Istituto Geografico Militare di Firenze.
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